Lo sapevi che?

Nonostante le misure sanitarie adottate per fronteggiare la pandemia da Covid-19, nel 2020 in Italia sono stati segnalati: 2

  • 499 casi di malattia invasiva pneumococco,
  • 76 casi di malattia invasiva da Haemophilus influenzae b (emofilo),
  • 74 casi di malattia invasiva da Neisseria meningitidis.

Vaccinazione contro malattie batteriche invasive

Vaccinarsi contro pneumococco, Haemophilus influenzae b (emofilo) e meningite meningococcica è fondamentale per limitare la diffusione della malattia ed evitare complicanze gravi.

Raccomandazioni Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale
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MENINGITE MENINGOCOCCICA

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Chi è a rischio

ll Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 consiglia la vaccinazione contro pneumococco ed Haemophilus influenzae b (emofilo):3

Vaccinazione per i neonati
primo anno di vita keyboard_arrow_right

É importante iniziare il ciclo vaccinale il prima possibile per proteggere il bambino da pneumococco e da Haemophilus influenzae b (emofilo) quando è maggiormente indifeso

Vaccinazione per anziani
persone con età sopra i 65 anni keyboard_arrow_right

La vaccinazione pneumococcica è importante per questa fascia d’età per limitare le gravi complicanze della malattia

Vaccinazione soggetti a rischio per patologia
soggetti a rischio per patologia keyboard_arrow_right
Vaccino anti pneumococco
  • Cardiopatie croniche
  • Malattie polmonari croniche
  • Diabete Mellito
  • Epatopatie croniche, inclusa la cirrosi epatica e le epatopatie croniche evolutive da alcool
  • Alcoolismo cronico
  • Soggetti con perdite liquorali da traumi o intervento
  • Presenza di impianto cocleare
  • Emoglobinopatie quali anemia falciforme e talassemia
  • Immunodeficienze congenite o acquisite
  • Infezione da HIV
  • Condizioni di asplenia anatomica o funzionale e pazienti candidati alla splenectomia
  • Patologie onco-ematologiche (leucemie, linfomi e mieloma multiplo)
  • Neoplasie diffuse
  • Trapianto d’organo o di midollo
  • Patologie richiedenti un trattamento immunosoppressivo a lungo termine
  • Insufficienza renale/surrenalica cronica
Vaccino anti Haemophilus influenzae b (emofilo)
  • Asplenia di carattere anatomico o funzionale o soggetti in attesa di intervento di
  • Splenectomia in elezione
  • Immunodeficienze congenite o acquisite quali deficit anticorpale in particolare in caso di
  • Deficit della sottoclasse IgG2 o soggetti HIV positivi
  • Deficit del complemento
  • Soggetti riceventi trapianto di midollo o in attesa di trapianto di organo solido
  • Soggetti sottoposti a chemioterapia o radioterapia per il trattamento di neoplasie maligne.
  • Portatori di impianto cocleare
Vaccino anti meningococco
  • Emoglobinopatie quali talassemia e anemia falciforme
  • Asplenia funzionale o anatomica e candidati alla splenectomia in elezione
  • Immunodepressione congenita o acquisita (in particolare in caso di trapianto d’organo, terapia antineoplastica o terapia sistemica corticosteroidea ad alte dosi)
  • Diabete mellito di tipo 1
  • Insufficienza renale/surrenalica cronica
  • Infezione da HIV
  • Epatopatie croniche gravi
  • Perdite di liquido cerebrospinale da traumi o intervento
  • Difetti congeniti del complemento (C5 – C9)
  • Difetti dei Toll like receptors di tipo 4
  • Difetti della properdina

La vaccinazione è anche raccomandata a persone conviventi con soggetti affetti dalle patologie sopraelencate.

 

I vaccini sono uno strumento di prevenzione sicuro.
Confrontati con il tuo specialista o medico per avere ulteriori informazioni sulle vaccinazioni raccomandate per te.

Cos’è

Le malattie invasive, cioè tutte quelle infezioni che penetrano in siti normalmente sterili, sono causate principalmente da tre ceppi batterici: Neisseria Meningitidis (vedere pagina Meningite meningococcica), Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae b (emofilo).1

S. pneumoniae (pneumococco): è un batterio che si trova di frequente nel naso e nella faringe degli esseri umani senza comportare alcun sintomo; tuttavia quando l’infezione si manifesta, lo pneumococco causa batteriemie, polmoniti o meningiti.4

H. influenzae (emofilo): è un batterio che può causare diverse infezioni quali polmoniti, meningiti, epiglottiti; esistono 6 sierotipi di Haemophilus influenzae (a-f) di cui il b è quello che causa il 95% di tutte le forme invasive correlate a questo batterio5,6: il vaccino anti Haemophilus influenzae (emofilo), presente nel preparato esavalente, è diretto proprio contro il sierotipo b.

Malattie invasive

Sintomi e diagnosi

S. pneumoniae (pneumococco): le principali manifestazioni cliniche dello pneumococco e i relativi sintomi sono4,7

  • batteriemia, quando il batterio invade il sangue e da lì può spostarsi verso altri organi sterili, quali le meningi o i polmoni
    1. febbre e brividi
    2. letargia
  • polmonite (grave soprattutto negli anziani)
    1. febbre e brividi
    2. tosse
    3. difficoltà respiratorie
    4. dolore al petto
  • meningite
    1. rigidità del collo
    2. febbre
    3. mal di testa
    4. fotofobia
    5. confusione

 

Tutte queste forme possono portare a sepsi che, spesso, è fatale e che si presenta con:7

  • confusione e disorientamento
  • respiro corto
  • elevata frequenza cardiaca
  • febbre
  • dolore
  • pelle sudata 

H. influenzae (emofilo): le manifestazioni cliniche e i relativi sintomi sono:6,8

  • meningite da Hib, la cui letalità è del 2-5% anche con una terapia farmacologica tempestiva:
    1. febbre
    2. mal di testa
    3. nausea e vomito
    4. fotofobia
    5. confusione mentale
  • polmonite
    1. febbre e brividi
    2. tosse e difficoltà respiratoria
    3. sudorazione
    4. dolore al petto
    5. mal di testa
    6. dolori muscolari
    7. eccessiva stanchezza
  • epiglottite, gonfiore dell’epiglottide che porta a occlusione delle vie aeree e soffocamento

La diagnosi di malattia da Haemophilus influenzae b (emofilo) e pneumococco viene effettuata mediante ricerca e isolamento del batterio nel sito normalmente sterile (puntura lombare, esami del sangue).9,10

Come si trasmette

Sia lo pneumococco che l'Haemophilus influenzae b (emofilo) si trasmettono da persona a persona per via aerea (tosse e starnuti).4,6 È importante ricordare che, in alcune persone, lo pneumococco colonizza la mucosa nasale e faringea senza manifestare la malattia (portatore sano).

Trattamento

S. pneumoniae (pneumococco): terapia farmacologica iniziale condotta con antibiotici ad ampio spettro, fino a individuazione dell’antibiotico specifico per il quale il batterio mostra sensibilità; è importante la profilassi dei contatti stretti.1,10

H. influenzae (emofilo): il trattamento per la malattia invasiva da Haemophilus influenzae b (emofilo) viene condotta con antibiotici per almeno 10 giorni9; è raccomandabile anche una profilassi delle persone che hanno avuto contatti stretti con il paziente.

Prevenzione

Le infezioni da pneumococco e Haemophilus influenzae b (emofilo) sono prevenibili mediante vaccinazione pneumococcica ed esavalente al 3° mese di vita. È importante proteggere i bambini nel momento in cui è massimo il rischio di contrarre le malattie. Il vaccino contro Haemophilus influenzae b è disponibile anche per i soggetti a rischio di tutte le età mai vaccinati in precedenza.

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale.3

Sintomi malattie batteriche
  1. EpiCentro. Malattie batteriche invasive: aspetti generali. (2020).
  2. DIP. MALATTIE INFETTIVE, ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’, ROMA. Sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia RAPPORTO 2020. (dati aggiornati al 21 ottobre 2021)
  3. Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale-PNPV 2017-2019.
  4. Vaccinarsi. Pneumococco. (2018).
  5. EpiCentro. Le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b (emofilo): la situazione italiana dal 1998 al 2003. (2004).
  6. Vaccinarsi. Hib. (2013).
  7. cdc. Pneumococcical diseases: symptoms. (2017).
  8. cdc. Hib: symptoms.
  9. cdc. Hib: diagnosis and treatment. (2020).
  10. cdc. Pneumococcical diseases: diagnosis and treatment. (2017).

 


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Basato sul Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19,
che è elaborato dal Ministero della Salute