Rosolia

La rosolia è una malattia esantematica (cioè che si manifesta con eruzione cutanea), virale e contagiosa senza una terapia specifica. Se contratta in gravidanza può determinare aborti spontanei e gravi danni al feto, soprattutto nei primi 3 mesi di gestazione.1 Tuttavia oggi è possibile prevenire la malattia e le conseguenze per le donne in gravidanza, grazie alla vaccinazione contro la rosolia da eseguire nei tempi e modi previsti dal calendario vaccinale.2

Lo sapevi che?

Secondo l’11° meeting dell’European Regional Verification Commission (RVC) for Measles and Rubella Elimination, che si è tenuto a novembre 2022, l’Italia ha raggiunto lo stato di eliminazione della rosolia.3 La sfida futura sarà mantenere lo stato di eliminazione che, fino a quando la malattia non sarà eliminata in tutti i Paesi del mondo, richiederà il mantenimento di coperture vaccinali elevate.3

Vaccinazione contro la rosolia

I vaccini per prevenire la rosolia sono sicuri ed efficaci:4 vaccinarsi contro la rosolia è fondamentale per limitare il diffondersi della malattia ed evitare gravi complicanze, soprattutto durante la gravidanza.
Raccomandazioni Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale: tempi e modi di somministrazione del vaccinazione contro la rosolia2

La vaccinazione contro la rosolia è raccomandata a tutti i bambini e a tutte le donne in età fertile prima di una gravidanza.
Donna che programma una gravidanza: 2 dosi almeno un mese prima che inizi la gestazione.

Chi è a rischio

ll Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) consiglia la vaccinazione contro la rosolia a2

secondo anno di vita

In questa fase della prima infanzia, è importante procedere con l’immunizzazione contro la rosolia.

bambini

L’ingresso alla scuola elementare è un momento importante per richiamare la vaccinazione contro la rosolia.

adolescenti

In questa fase è importante verificare lo stato vaccinale e procedere con eventuali vaccinazioni che non sono state eseguite durante l’infanzia.

ADULTI

Durante l’età adulta è importante verificare la suscettibilità alla rosolia e, eventualmente, completare le vaccinazioni opportune. La vaccinazione è anche raccomandata a quegli adulti che si trovino a contatto ricorrente con donne in gravidanza non protette nei confronti della malattia.2

donne in età fertile

In previsione di una possibile gravidanza, le donne che non hanno una documentazione di vaccinazione o di sierologia positiva per la rosolia, devono ricevere raccomandazione alla vaccinazione, al fine di ridurre i casi di rosolia in gravidanza e rosolia congenita. La vaccinazione contro la rosolia deve essere completata almeno 1 mese prima dell’inizio di una eventuale gravidanza.2
La vaccinazione è raccomandata anche per le puerpere suscettibili alla rosolia, nel corso del ricovero o nel periodo immediatamente successivo al parto, per evitare una successiva gravidanza nuovamente a rischio di esposizione, e agli adulti contatti stretti delle donne in gravidanza.

soggetti a rischio per patologia

Si raccomanda la vaccinazione a coloro che sono suscettibili anche a una sola delle tre malattie e che sono affetti dalle seguenti condizioni patologiche:

  • Alcolismo cronico
  • Asplenia anatomica o funzionale e candidati alla splenectomia
  • Deficienza dei fattori terminali del complemento
  • Diabete mellito
  • Immunodepressione con conta dei linfociti T CD4+ ≥200/mL
  • Infezioni da HIV con conta dei linfociti T CD4+ ≥200/mL
  • Insufficienza renale/surrenalica cronica
  • Malattie epatiche croniche gravi
  • Malattie polmonari croniche
  • Soggetti conviventi con soggetti affetti dalle patologie sopraelencate
  • Soggetti riceventi fattori della coagulazione concentrati

soggetti a rischio per esposizione professionale

  • Tutti gli operatori sanitari a potenziale rischio di contrarre la patologia
  • Tutti gli operatori scolastici a potenziale rischio di contrarre la patologia
Cos’è

La rosolia è una malattia virale esantematica, contagiosa ed endemo-epidemica, cioè che è sempre presente nella comunità e si presenta con picchi epidemici ogni 7 anni circa.5 Colpisce prevalentemente i bambini e, in genere, ha un decorso benigno: si stima che, prima dell’introduzione dei piani vaccinali, circa l’80% degli individui venisse infettato entro i 20 anni.5 La rosolia, tuttavia, non è una malattia priva di complicanze, soprattutto se il virus viene contratto durante la gravidanza e nell’età adulta.

Sintomi e diagnosi

La sintomatologia della rosolia è aspecifica:6,7

  • febbre
  • mal di testa
  • dolori articolari
  • raffreddore
  • gonfiore dei linfonodi del collo


In seguito appaiono delle macchioline rosa o rosso chiaro che dal collo si diffondono al resto del corpo. Tuttavia nel 40% dei casi circa l’esantema non compare per nulla ma si manifestano solo febbre e ingrossamento dei linfonodi.7

Le complicanze della rosolia appaiono soprattutto se la malattia viene contratta in età adulta o durante la gravidanza perché il virus è in grado di superare la barriera placentare:7,8

  • artralgia o artrite
  • encefalite (1 su 6mila casi)
  • emorragie (1 su 3mila casi)
  • aborto spontaneo, morte intrauterina del feto, malformazioni e lesioni di tipo infiammatorio a carico di diversi apparati che portano a ritardato sviluppo fisico e psichico (sindrome da rosolia congenita)


È opportuno ricordare che il rischio di sviluppare malformazioni in gravidanza a causa della rosolia diminuisce progressivamente con l’aumentare delle settimane di gestazione: da 85% nelle prime 8 settimane di gestazione a valori percentuali molto bassi dopo la ventesima settimana.8

Data la varietà di manifestazioni cliniche della malattia, la diagnosi clinica è molto difficile, quindi la rosolia può essere diagnosticata con certezza solo mediante esami di laboratorio per la ricerca di anticorpi specifici (IgM e IgG).9

Come si trasmette

La rosolia è molto contagiosa e si trasmette:10

  • per via aerea mediante le goccioline di saliva emesse dal malato con starnuti, colpi di tosse o parlando
  • per via placentare da madre a figlio


Una persona malata di rosolia può essere infettiva da una settimana prima a 4 giorni dopo la comparsa dell’esantema, quando quest’ultimo compare. L’incubazione del virus ha una durata variabile di 16-18 giorni.7

Trattamento
Il trattamento della rosolia non è specifico, ma sintomatico: antipiretici per la febbre.9
Prevenzione

L’unico modo di prevenire la rosolia e le sue conseguenze in maniera efficace e sicura,4 soprattutto durante la gravidanza, è la vaccinazione. In particolar modo, si consiglia la vaccinazione contro la rosolia a tutte le donne in età fertile che programmano una gravidanza allo scopo di evitare la sindrome da rosolia congenita nel nascituro.

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, alle offerte vaccinali regionali o rivolgersi al proprio medico di fiducia.2

  1. Ministero della Salute. Rosolia_lo sapevi che? (2018).
  2. Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025.
  3. ISS. Morbillo & Rosolia News. (2023).
  4. EpiCentro. Settimana europea, e mondiale, delle vaccinazioni 2020. (2020).
  5. Ministero della Salute. Rosolia: descrizione. (2019).
  6. Ministero della Salute. Rosolia: sintomi. (2019).
  7. Vaccinarsi. Rosolia (www.vaccinarsi.org). (Ultimo accesso Maggio 2020).
  8. Ministero della Salute. Rosolia: complicanze. (2019).
  9. Epicentro. Rosolia: informazioni generali. (2019).
  10. Ministero della Salute. Rosolia: come si trasmette. (2019).