Morbillo

Il morbillo, il cui agente infettivo è il Morbillivirus, è una malattia virale molto contagiosa, tanto da essere considerata una patologia endemo-epidemica, cioè sempre presente nella comunità, con picchi di epidemia (in genere ogni 3-4 anni) dovuti alla nascita di nuovi individui, che formano una base, sempre rinnovata, di soggetti da infettare.¹

Lo sapevi che?

Nei primi otto mesi del 2023 sono stati segnalati undici casi di morbillo, di cui 9 confermati in laboratorio e due casi possibili.
Di questi, 8 pazienti sono stati ricoverati.
L’incidenza più elevata si osserva nella fascia di età 0-4 anni.²

Vaccinazione contro il morbillo

È possibile prevenire la malattia e le sue complicanze grazie alla vaccinazione contro il morbillo. Tuttavia, nonostante sia disponibile una vaccinazione sicura ed economicamente vantaggiosa, nel 2021 si sono verificati circa 128.000 decessi per morbillo a livello globale, soprattutto tra i bambini non vaccinati o sottovaccinati di età inferiore ai 5 anni.3
Nel 2022, circa l’83% dei bambini nel mondo ha ricevuto una dose di vaccino contro il morbillo entro il primo anno di età attraverso i servizi sanitari di routine, la cifra più bassa dal 2008.3

Raccomandazioni Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale: tempi e modi di somministrazione della vaccinazione contro il morbillo4

La vaccinazione contro il morbillo rientra nelle vaccinazioni raccomandate del secondo anno di vita e può essere offerta con vaccino trivalente (MPR) o tetravalente (MPRV).
Donna che programma una gravidanza: 2 dosi almeno un mese prima che inizi la getazione.

Chi è a rischio

ll Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) consiglia la vaccinazione contro il morbillo a:4

secondo anno di vita

È importante iniziare a proteggere il proprio bambino contro il morbillo fin dalla prima infanzia, quando è più a rischio di avere l’infezione con gravi conseguenze.

ADULTI

2 dosi nei soggetti che non hanno contratto la malattia o che non sono stati immunizzati in precedenza.

BAMBINI

Il tempo dell’ingresso alla scuola elementare è importante per completare la vaccinazione contro il morbillo.

adolescenti

2 dosi nei soggetti che non hanno contratto il morbillo o che non sono stati immunizzati durante l’infanzia, mentre è richiesta solo 1 dose se il soggetto è stato precedentemente vaccinato in maniera incompleta con 1 dose.

DONNE IN ETÀ FERTILE

In previsione di una gravidanza, è necessario che le donne siano protette nei confronti del morbillo dato l’elevato rischio di complicanze per il nascituro, soprattutto se la malattia viene contratta nelle prime settimane di gestazione.

soggetti a rischio per patologia

Si raccomanda la vaccinazione trivalente, comprensiva di vaccino per il morbillo, a coloro che sono suscettibili anche a una sola delle tre malattie e che sono affetti dalle seguenti condizioni patologiche:
• Alcoolismo cronico
• Asplenia anatomica o funzionale e candidati alla splenectomia
• Deficienza dei fattori terminali del complemento
• Diabete mellito
• Immunodepressione con conta dei linfociti T CD4+ ≥200/mL
• Infezioni da HIV con conta dei linfociti T CD4+ ≥200/mL
• Insufficienza renale/surrenalica cronica
• Malattie epatiche croniche gravi
• Malattie polmonari croniche
• Soggetti conviventi con soggetti affetti dalle patologie sopraelencate
• Soggetti riceventi fattori della coagulazione concentrati

Viaggiatori internazionali

La vaccinazione contro il morbillo rientra tra le vaccinazioni di routine dei viaggiatori.

soggetti a rischio per esposizione professionale

Tutti gli operatori sanitari e scolastici non immuni, sia per evitare il contagio dell’operatore stesso sia la possibile trasmissione di agenti infettivi ai pazienti.
Cos’è

Il morbillo è una malattia con prognosi potenzialmente infausta, veicolata da un virus molto contagioso che, passando attraverso le vie aeree (naso e faringe), si diffonde all’interno dell’organismo. La malattia può evolvere in complicanze gravi, soprattutto se contratto da bambini sotto i 5 o adulti sopra i 20 anni.5
Nel 2018, in tutto il mondo, il morbillo ha fatto contare più di 140 mila morti, soprattutto nei bambini sotto i 5 anni.3 Il morbillo, una volta superato, lascia un’immunità permanente, anche se in alcuni casi la malattia evolve in complicanze gravi, talora mortali.5

Sintomi e diagnosi

Dopo un’incubazione di circa 10 giorni,3 il morbillo appare, inizialmente, come una malattia da raffreddamento, con febbre, raffreddore e tosse secca. Subito dopo, si possono manifestare congiuntivite e macchie bianche all’interno delle guance, soprattutto sulle gengive vicino ai molari (macchie di Koplik). Dopo circa 4-5 giorni, è visibile l’esantema discendente, cioè un’eruzione cutanea maculo-papulosa (macchie rosso-brunastre) che, dal collo, scende rivestendo il resto del corpo. Dopo altri 5 giorni le macchie spariscono (fase di convalescenza), lasciando la pelle squamosa.5,6
La diagnosi viene fatta dal medico, attraverso il controllo dei sintomi,
o mediante analisi del sangue, per la ricerca di anticorpi specifici.

Come si trasmette

Il morbillo è molto contagioso, infatti il virus rimane attivo sulle superfici
e nell’aria fino a 2 ore dopo il contatto con il materiale infetto, e si può trasmettere:3
• per via aerea, quando il malato starnutisce, tossisce o semplicemente
parlando
• per contatto diretto
• per contatto con il muco di una persona malata
Un paziente è contagioso da 4 giorni prima l’insorgenza della malattia a 4 giorni dopo l’eruzione cutanea.3

Le principali complicanze da morbillo sono:7
• encefalite ed encefalomielite (infiammazione di cervello e midollo spinale,
1 su 1000)
• otite dell’orecchio medio
• cecità
• polmonite e broncopolmonite (5-6% dei bambini)
• laringite e laringotracheite
• diarrea

Tra tutte, l’encefalite e la panencefalite sclerosante subacuta (rara) sono le complicanze più rilevanti che portano, la prima a morte (10%) o a danni neurologici permanenti (20-40%), la seconda (1 su 100mila) a un’encefalite lenta, che si manifesta molti anni dopo aver avuto il morbillo. Anche avere il morbillo in gravidanza può risultare in complicanze gravi sia per la madre che per il bambino.7

Trattamento

Non esiste una cura specifica per il morbillo: in genere è sufficiente riposo a letto, dieta leggera, molti liquidi e, eventualmente, un antipiretico per la febbre. La terapia farmacologica è da applicarsi solo se insorgono complicanze come infezioni di natura batterica, ad esempio, gli antibiotici in caso di polmonite o broncopolmonite.8
L’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce che ogni bambino cui viene diagnosticato il morbillo riceva un’integrazione di vitamina A per limitare il rischio di cecità.3

Prevenzione

La vaccinazione è l’unico mezzo sicuro per prevenire il morbillo e le sue complicanze. Tuttavia è possibile limitare la diffusione della malattia grazie
a semplici accorgimenti:
• tenere le persone infette lontano dalla comunità (scuole, luoghi di lavoro)
• lavare spesso le mani
• coprirsi bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce
Poiché contrarre il morbillo in gravidanza costituisce un grande pericolo sia per la mamma che per il bambino, si raccomanda, alle donne che stanno programmando di avere un bambino e non hanno avuto la malattia, la vaccinazione contro il morbillo nei tempi e modi previsti dal calendario vaccinale.

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, alle offerte vaccinali regionali o rivolgersi al proprio medico di fiducia.4

  1. Ministero della Salute. Morbillo: descrizione. (2018).
  2. ISS. Morbillo & Rosolia News. (2023). https://www.epicentro.iss.it/morbillo/bollettino/RM_News_2023_68.pdf.
  3. WHO. Measles. (2023).
  4. Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale-PNPV 2023-2025.
  5. Vaccinarsi. Morbillo. (2013).
  6. Ministero della Salute. Morbillo: sintomi. (2018).
  7. Ministero della Salute. Morbillo: complicanze. (2018).
  8. Ministero della Salute. Morbillo: trattamento. (2018).