Herpes Zoster

L’Herpes Zoster, conosciuto anche come Fuoco di Sant’Antonio, è causato dalla riattivazione del Virus Varicella Zoster, lo stesso virus che causa la varicella.1

Dal punto di vista clinico, l’Herpes Zoster è caratterizzato da manifestazioni cutanee (dermatite vescicolosa) e neurologiche che possono essere molto dolorose, limitando la qualità di vita del paziente.2,3 

La sua incidenza cresce con l’aumentare dell’età. Oltre all’età, inoltre, possono aumentare il rischio di Herpes Zoster anche alcune patologie come diabete, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, tumore o coloro che sono immunodepressi per terapia o malattia.4

Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale prevede l’offerta gratuita della vaccinazione anti-Herpes Zoster a tutti coloro che hanno 65 anni di età e ai soggetti a rischio per determinate patologie a partire dai 18 anni d’età.5

Lo sapevi che?

Il 90% degli adulti ha contratto il virus della varicella. Questo virus può riattivarsi a causa di un declino immunitario e determinare lo sviluppo del Fuoco di Sant’Antonio.
In Italia, l’incidenza dell’Herpes Zoster nei soggetti ≥50 anni è di circa 6,46 per 1000-persone-anno.7

Vaccinazione contro l’Herpes Zoster

Effettuare la vaccinazione contro l’Herpes Zoster è fondamentale per limitare lo sviluppo della malattia ed evitare le sue complicanze. Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale raccomanda ed offre gratuitamente la vaccinazione ai 65enni e alle persone dai 18 anni con determinate condizioni di rischio.5

Chi è a rischio

Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) consiglia la vaccinazione contro l’Herpes Zoster a:5

soggetti a rischio per condizioni patologiche ≥18 anni

  • Soggetti con diabete mellito
  • Soggetti con patologia cardiovascolare, esclusa l’ipertensione isolata, previa valutazione del rischio
  • Soggetti con BPCO e asma bronchiale
  • Soggetti con immunodeficienza congenita/acquisita o destinati a terapia immunosoppressiva
  • Soggetti con insufficienza renale cronica ed in dialisi
  • Soggetti con recidive o con forme particolarmente gravi di Herpes Zoster
Cos’è
Una volta conclusa l’infezione da varicella, il virus non viene eliminato dall’organismo ma rimane latente e si sposta verso le radici dei gangli dorsali, dove viene tenuto sotto controllo dal sistema immunitario.1,8 Quando le difese immunitarie diminuiscono a causa di diversi fattori quali l’avanzare dell’età, la presenza di malattie concomitanti, come diabete, tumori o malattie respiratorie croniche,4 il virus può nuovamente riattivarsi,1 causando la malattia, conosciuta anche come Fuoco di Sant’Antonio. L’infezione da Herpes Zoster causa dolore e complicanze che possono influenzare negativamente la salute e la qualità di vita delle persone affette.3
Sintomi e diagnosi

Le manifestazioni cutanee dell’Herpes Zoster compaiono prevalentemente a livello toracico, anche se ci possono essere altre localizzazioni, e interessano solitamente un solo lato del corpo. La malattia ha inizio con una fase iniziale (prodromica) pruriginosa e dolorosa, seguita dalla comparsa di vescicole piene di liquido.9 Le lesioni possono continuare per circa 7 giorni, al termine dei quali si formano le croste, che spariscono in 3 settimane. Le vescicole dell’Herpes Zoster possono comparire anche sul viso, interessando l’occhio e il nervo ottico.10,11

Altri sintomi dell’Herpes Zoster comprendono:12

  • febbre
  • mal di testa
  • brividi
  • disturbi di stomaco


La diagnosi dell’infezione è clinica e non necessita di test o esami di laboratorio.1

Le complicanze della malattia, molto gravi e in alcuni casi con conseguenze fatali, sono molteplici:

  • nevralgia post-erpetica, la più comune (che può colpire fino al 30% di
    coloro che hanno sviluppato il Fuoco di Sant’Antonio), con un’incidenza
    che aumenta parallelamente con l’età: causa un dolore molto forte a livello
    del nervo coinvolto, che perdura per almeno 90 giorni dopo l’eruzione
    cutanea,1 e un prurito intenso. La durata della nevralgia post-erpetica è
    variabile da pochi mesi ad anni o, addirittura, per tutta la vita con impatto
    negativo e disabilitante sulla qualità di vita del paziente;1,9,13
  • aumentato rischio di ictus o infarto;14
  • sindrome di Ramsay Hunt,9 quando l’infezione coinvolge il nervo facciale,
    vicino all’orecchio, causando paralisi facciale e perdita dell’udito;
  • infezione degli occhi e perdita della vista,9 quando l’infezione coinvolge il
    nervo trigemino con conseguenti infiammazione del nervo ottico, glaucoma,
    ulcere e cicatrici sulla superficie dell’occhio. Questa complicanza può portare
    a perdita della vista;
  • infezione batterica delle vescicole;9
  • cicatrici permanenti;9
  • infiammazione di polmoni, fegato, meningi, encefalo.9
Come si trasmette
Il 90% degli adulti ha già contratto il virus e potrebbe sviluppare la malattia.6 Il contagio da parte di un soggetto con l’Herpes Zoster può avvenire solo nei confronti di chi non ha mai contratto la varicella (esigua minoranza della popolazione adulta) e solo in particolari condizioni di stretto contatto con le vescicole del soggetto ammalato.9
Trattamento

La terapia per l’Herpes Zoster prevede la somministrazione di farmaci specifici per risolvere la sintomatologia:9

  • antivirali, per limitare la gravità dell’infezione, da iniziare entro 72 ore
    dall’insorgenza delle vescicole, soprattutto in caso di coinvolgimento degli
    occhi, sistema immunitario deficitario o eruzione molto diffusa;
  • antidolorifici;
  • gel a base di cloruro di alluminio per velocizzare la cicatrizzazione delle
    vescicole.
Prevenzione

La vaccinazione contro l’Herpes Zoster è in grado di ridurre in maniera molto efficace il rischio di sviluppare l’Herpes Zoster (o Fuoco di Sant’Antonio) e la nevralgia post-erpetica.9

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, alle offerte vaccinali regionali o rivolgersi al proprio medico di fiducia.5

  1. Saguil A, Kane S, Mercado M & Lauters R. Herpes Zoster and Postherpetic Neuralgia: Prevention and Management. Am. Fam. Physician 96, 656–663 (2017).
  2. Harpaz R, Ortega-Sanchez IR, Seward JF; Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Prevention of herpes zoster: recommendations of the Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP). MMWR Recomm Rep. 2008 Jun 6;57(RR-5):1-30; quiz CE2-4. PMID: 18528318.
  3. Katz J, Cooper EM, Walther RR, Sweeney EW, Dworkin RH. Acute pain in herpes zoster and its impact on health-related quality of life. Clin Infect Dis. 2004 Aug 1;39(3):342-8.
  4. Marra F, Parhar K, Huang B, Vadlamudi N. Risk Factors for Herpes Zoster Infection: A Meta-Analysis. Open Forum Infect Dis. 2020 Jan 9;7(1):ofaa005.
  5. Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025.
  6. De Paschale M, Clerici P. Microbiology laboratory and the management of mother-child varicella-zoster virus infection. World J Virol. 2016 Aug 12;5(3):97-124.
  7. Salvetti A, Ferrari V, Garofalo R, Gazzaniga P, Guerroni A, Metrucci A, Sessa A, Severi ML, Nati G, Ruggeri M, Rossi A, Cappellari L, Gopala K, Tosatto R, Simone B. Incidence of herpes zoster and postherpetic neuralgia in Italian adults aged ≥50 years: A prospective study. Prev Med Rep. 2019 Apr 24;14:100882.
  8. SAGE Working Group on Varicella and Herpes Zoster Vaccines. Herpes zoster vaccines. (2014).
  9. ISSalute. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/h/herpes-zoster?tmpl=component&print=1. (2021).
  10. Weinberg JM. Herpes zoster: epidemiology, natural history, and common complications. J Am Acad Dermatol. 2007 Dec;57(6 Suppl):S130-5.
  11. Dworkin RH, Johnson RW, Breuer J, Gnann JW, Levin MJ, Backonja M, Betts RF, Gershon AA, Haanpaa ML, McKendrick MW, Nurmikko TJ, Oaklander AL, Oxman MN, Pavan-Langston D, Petersen KL, Rowbotham MC, Schmader KE, Stacey BR, Tyring SK, van Wijck AJ, Wallace MS, Wassilew SW, Whitley RJ. Recommendations for the management of herpes zoster. Clin Infect Dis. 2007 Jan 1;44 Suppl 1:S1-26.
  12. CDC. Herpes Zoster. (2019).
  13. Kawai K, et al. Int J Infect Dis. 2015 May;34:126-31. 5. Yawn BP et al. J Stroke Cerebrovasc Dis. Feb 2023;32(2):106891.
  14. Yawn BP, et al. J Stroke Cerebrovasc Dis. Feb 2023;32(2):106891.6.