Vaccinazione per persone
a rischio per patologia
Le persone a rischio per patologia sono quelle persone affette da determinate malattie per cui sono esposte ad un aumentato rischio di contrarre malattie infettive e sviluppare, in tal caso, complicanze gravi.
Queste persone potrebbero ottenere beneficio da interventi vaccinali mirati e dovrebbero, quindi, essere oggetto di programmi specifici.¹
Raccomandazioni
vaccinazione anti-epatite A2
– pazienti con coagulopatie che richiedono terapia a lungo termine
vaccinazione anti-epatite B2
– tutti gli adulti non precedentemente vaccinati e appartenenti a categorie a rischio per l’infezione da epatite B, in particolare:
– diabetici
– emodializzati e uremici cronici in cui si prevede l’ingresso in dialisi
– pazienti politrasfusi ed emofiliaci
– soggetti affetti da epatopatia cronica, in particolare se correlata ad infezione da HCV (l’infezione
da HBV potrebbe infatti causare un ulteriore aggravamento della patologia già in atto)
– soggetti affetti da lesioni eczematose croniche o psoriasiche della cute delle mani
– soggetti con infezione da HIV
– soggetti istituzionalizzati in centri per persone con disabilità fisiche e mentali
– tossicodipendenti (che fanno uso di sostanze per via endovenosa)
– soggetti candidati al trapianto d’organo
– conviventi e contatti di persone HBsAg positive, indipendentemente dall’età
vaccinazione anti-Haemophilus
influenzae tipo b (HIb)2
– pazienti con deficit del complemento
– soggetti con immunodeficienze congenite o acquisite
– portatori di impianto cocleare
– soggetti riceventi trapianto di midollo o in attesa di trapianto d’organo solido
– soggetti sottoposti a chemioterapia o radioterapia per il trattamento di neoplasie maligne
vaccinazione antinfluenzale2
vaccinazione anti-meningococcica2
– diabete mellito di tipo 1
– difetti dei Toll-like receptors di tipo 4
– emoglobinopatie quali talassemia e anemia falciforme
– epatopatie croniche gravi
– immunodepressione congenita o acquisita (in particolare in caso di trapianto d’organo, terapia antineoplastica o terapia sistemica corticosteroidea ad alte dosi)
– insufficienza renale/surrenalica cronica
– perdite di liquido cerebrospinale da traumi o intervento – asplenia funzionale o anatomica
– difetti congeniti e acquisiti del complemento (C3, C5-9, properdina, Fattore D, e Fattore H)
– infezione da HIV
– portatori di impianto cocleare
– soggetti conviventi con persone affette dalle patologie sopraelencate
vaccinazione anti-morbillo-parotite-rosolia2
– alcolismo cronico
– asplenia anatomica o funzionale e candidati alla splenectomia
– deficienza dei fattori terminali del complemento
– diabete mellito
– immunodepressione con conta dei linfociti T CD4+≥ 200/mL
– infezioni da HIV con conta dei linfociti T CD4+≥ 200/mL
– insufficienza renale/surrenalica cronica
– malattie epatiche croniche gravi
– malattie polmonari croniche
– soggetti conviventi con soggetti affetti dalle patologie sopraelencate
– soggetti riceventi fattori della coagulazione concentrati
vaccinazione anti-pneumococcica2
vaccinazione anti-varicella2
– alcolismo cronico
– asplenia anatomica o funzionale e candidati alla splenectomia
– deficienza terminale del complemento
– diabete mellito
– epatopatie croniche
– infezione da HIV senza segni di immunodeficienza
– insufficienza renale/surrenalica cronica
– leucemia linfatica acuta in remissione, a distanza di almeno tre mesi dal termine dell’ultimo ciclo di chemioterapia e con parametri immunologici compatibili
– malattie neoplastiche in remissione e ad almeno tre mesi di distanza dall’ultima chemioterapia e dopo valutazione della ricostituzione immunitaria
– malattie polmonari croniche
– soggetti affetti da patologie del motoneurone
– soggetti destinati a terapia immunosoppressiva
– soggetti in attesa di trapianto d’organo
– soggetti riceventi fattori della coagulazione concentrati
– soggetti conviventi con soggetti affetti dalle patologie sopraelencate
– conviventi con pazienti affetti da immunodepressione severa, allo scopo di proteggere al meglio questi soggetti ad elevato rischio, in quanto per essi non è raccomandata la somministrazione di vaccini vivi attenuati, con particolare riferimento a:
– soggetti affetti da neoplasie che possono alterare i meccanismi immunitari
– soggetti con AIDS o HIV con conta CD4< 200/mL
– soggetti con deficit dell’immunità cellulare
– soggetti con disgammaglobulinemia o ipogammaglobulinemia
– soggetti in terapia immunosoppressiva a lungo termine
vaccinazione anti-Herpes Zoster2
– patologia cardiovascolare, esclusa l’ipertensione isolata, previa valutazione del rischio
– BPCO e asma bronchiale
Purché con vaccino adiuvato ricombinante, è raccomandata la vaccinazione anche ai soggetti con:
– immunodeficienza congenita/acquisita o destinati a terapia immunosoppressiva
– insufficienza renale cronica e in dialisi
– recidive o con forme particolarmente gravi di Herpes Zoster
Il vaccino a virus vivo attenuato (ZVL) è indicato nei soggetti di 50 e più anni, mentre quello adiuvato ricombinante a partire dai 18 anni d’età, nei soggetti a maggior rischio di sviluppare Herpes Zoster.
vaccinazione anti-HPV2
– donne che sono state trattate per lesioni di tipo CIN2+ o di grado superiore
– soggetti con infezione da HIV
Chiedi sempre al Centro Vaccinale della tua ASL / Pediatra di famiglia / Medico di fiducia informazioni sulla vaccinazione, la sua tempistica, il numero di dosi e le particolarità della tua Regione. Maggiori informazioni su Raccomandazioni Regionali in www.vaccinarsi.org. Controlla le informazioni aggiornate sulle raccomandazioni nazionali in www.salute.gov.it/vaccini
Informazioni aggiuntive
- Ministero della Salute. Vaccinazioni per età, categoria e condizione / Persone a rischio per patologia.
- Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025.